mercoledì 3 agosto 2016

LAURA

.. .per ricordarti...
difficile cominciare un saluto…  anche perché io sono una frana quando parlo in pubblico
avevo pensato di non dire niente di mio… di leggere solo brani di libri
volevo leggere brani di Margherita Hack… ma l'unica cosa che ho trovato è la maglietta con la stampa di una sua citazione sulle donne che pensano con la loro testa...
mi sono persa nelle tue librerie... fra le poesie di Dino Campana e quelle di Ferlinghetti, fra i filosofi greci e “ La luna e i falò” e i libri in cinese...
volevo raccontarti ancora delle favole... come quando eravamo piccole e ti parlavo di mondi lontani e incantati per farti addormentare...
poi ho pensato a te... donna ..- a quanto eri forte e determinata . a quanto amavi i viaggi…
e adesso anche se non andrai lungo il Nilo come gli antichi egizi porterai con te i due disegni che avevi approvato… il colibrì così piccolo e fragile, ma con le ali velocissime... e il gatto . e un Tintin in cinese. ..
sei entrata in un'altra dimensione... porti con te i ricordi dei libri che hai letto, letteratura, storia, filosofia, politica ed anche “zio Tungsteno” che avevi comprato pensando a me
infine sono riuscita a trovare una cosa da leggere ... per ricordarti anche quando insegnavi e cercavi di far riflettere e ho pensato di far riflettere noi sull'oggi  partendo da un libriccino stampato nel 1984 “Il libro delle delizie” di Ibn Zabara
alla fine l'ho solo “riassunto” e sembra quasi un brano di fantascienza, letto oggi... una nota di copertina che parla di secoli fa... di Spagna e di arabi e cristiani che vivono e lavorano insieme … di un'epoca felice... in pace
(LUISA)

Laura non ha più voluto stare sulla “sedia di lillà”
In questi tre giorni di sonno ho pensato molto a lei, mille e un ricordo
Ho pensato all’ultimo nostro incontro quando fra le mie carezze in mezzo a tubi e tubicini mi ha detto solo due cose. Mi ha detto che aveva paura e mi ha detto che mi voleva bene.
Intensa e precisa com’era lei. Eppure ‘agile’ fra le cose della vita. Il suo modo di non parlare delle sue difficoltà o di quelle degli altri
I suoi abbracci me li ricordo quasi tutti e le sue mani quando cercavano rifugio nelle mie.
Mi ricordo di Laura che sgambetta elegante sul pendio o che si immerge nelle acque come se ne fosse uscita solo temporaneamente.
Quella sua fisicità leggera
Come quando rideva e sembrava di colpo una bimba tra i giochi, magari nel bel mezzo di una qualche colta dissertazione
Nella fatica di lasciarla andare cerco di figurarmela così: che galleggia a lungo in una placida acqua e che, in un piccolissimo attimo ‘pluf’ si gira e non la vediamo più…
Sono contenta di aver passeggiato un po’ con te
(Nadia)

Una sera d'estate, a Milano, nel suo appartamento di Via Valparaiso.
Siamo solo noi due con K.Jarrett e il "Concerto di Colonia"
Ascoltiamo in silenzio, incantate. Poi d'un tratto, Laura mi dice: "Merita un brindisi!"
Ci abbracciamo felici. Il calice è pieno di gioia di vivere.

(Emanuela)

LAURA E MARCO



L’ho molto amata, come sapete. Cinque entusiasmanti anni di fidanzamento, cinque di matrimonio, di cui quattro molto felici. Poi non ci siamo più capiti, non so come né perché, ma immagino succeda.

Ho piano piano, negli anni, smesso di vederla e poi anche di sentirla - mi pareva fosse solo fonte di dolore, ancora. Ma forse ero solo in fuga dal suo male.
Spero di non essere frainteso, ma provo tristezza - per i suoi ultimi anni - e sollievo - perché sono finiti.
Grazie a Klaus, a Giovanni e a tutti quelli che le sono stati vicini.
Marco (dagli Stati Uniti: abbracciate Luisa da parte mia)




Nel 1992 a Saigon c’erano solo sei taxi, Dauphine Renault di colore azzurro con rifiniture bordeaux, bus non ce n’erano: il traffico è intenso, ma di biciclette e motorini, spesso guidati da ragazze spavalde con il rossetto che piacevano a Laura per la loro voglia di libertà. Ci si muoveva a piedi e in risciò, quindi, sotto il sole equatoriale. Dimenticare il cappello significava colpo di sole assicurato: giacevo in stato semicomatoso nella nostra stanza da sei dollari e cinquanta - scarafoni compresi, che tanto ci sono anche negli hotel di lusso – e i gechi che ti svegliano all’alba giocando e gridando, ma spesso prima di loro la musica dei baretti lì davanti. L’impianto elettrico non funziona e Laura scende due volte ma ancora non salgono: mi trascino fino alla reception e immediatamente vengono a sistemare l’impianto, lasciando una grande ferita nell’orgoglio femminile di Laura. A Saigon il cielo è sempre splendido, e ogni tanto arriva la pioggia, furiosa. II karaoke era già arrivato. Libertà, indipendenza, felicità: chissà che cosa ne pensano le migliaia di persone che vivono per strada? Con grande dignità, però. E sembravano felici anche i boat peoples e gli abitanti delle palafitte dal mondo parallelo del Saigon River scoperto tramite un giro in battello, in realtà una barchetta precaria che si addentrò in un canale di metano – anche se nella lastra nera che ribolle si specchiava un cielo azzurro che restituiva nelle foto immagini suggestive: eravamo entrati in un mondo parallelo, che a noi sembrava un incubo. E l’incubo del mondo parallelo mi fa pensare che questo fosse ormai il mondo di Laura. Credo, spero, che in questi ultimi anni Laura abbia vissuto in un mondo parallelo, in cui sopravvivere a una condizione sempre più difficile, per lei e per chi le era accanto. Senza perdere la speranza, ma stemperandola nell’accettazione.  Sono andato a trovarla con Klaus nell’ultimo giorno di lucidità: mi sono scusato per la mia latitanza dell’ultimo anno, ma mi ha guardato con un’espressione inequivocabile il cui senso era: “Ma sei scemo? Ci sei sempre stato, ci saremo sempre…”. Quando mi sono ammalato era lei – molto più grave – a preoccuparsi per me. L’avevo vista un anno prima, sempre in ospedale, e se devo essere sincero, speravo, e non solo io, che si risparmiasse un altro anno di sofferenze. Questa volta ha deciso che era ora di smettere di lottare e se n’è andata, spero senza dolore. Come dice Marco con sollievo per lei e per tutti.         
GB
 

Oh terribile, ho sempre visto in lei una musa!! Una donna in gamba, intelligente, che a scuola invidiavo molto per la sua intelligenza e curiosità... e per i suoi lunghi capelli meravigliosi!!! Mi dispiace tanto. 

Laura A





Cara Laura, eccoci qua, a questo giorno, in questo luogo di congedo, Laura se ne è andata, ci ha lasciato, è stata la sua ultima coraggiosa volontà, perché su tutto ha prevalso il suo coraggio, il suo profondo senso di libertà e rivendicando un principio universale, il diritto di poter decidere della propria vita, poter disporre del proprio destino.

Sono stati anni difficili questi ultimi, la vita gli si è affiancata prestando il suo lato crudele, la crudeltà di spegnere il futuro.

La malattia, ha preso il sopravvento, la ha indebolita nel fisico, tutto è diventato più faticoso, costretta a convivere con la sofferenza, starle vicino è stato soprattutto questo, una grande sofferenza, ma tutto questo dolore non ha intaccato la sua grande forza d’animo, starle vicino è stato un grande insegnamento ad affrontare le avversità, saliva quella scala pericolosamente, caparbiamente, come a voler sfidare la sorte, mai uno sconforto, mai un risentimento, a volte solo una più che giustificata e umana delusione.

Ha saputo resistere a tutto questo con grande dignità!

Aveva grandi risorse per farvi fronte, aveva la sapienza, la leggerezza del vivere, anche una sigaretta fra le dita, ma soprattutto il sorriso, sorridendo sfidava le avversità, al nostro sconforto contrapponeva la sua dignitosa compostezza.

Sorridente, è questa l’immagine di Laura che rimarrà in me, anche in questi ultimi giorni costretta e sovrastata dalle macchine dai tubi, dai sensori, dagli allarmi, dai parametri vitali, il suo dolce sorriso non è mancato, sembrava scusarsi di procurarci ancora apprensioni, aveva l’animo sereno, di chi liberamente sceglie il proprio destino, così ha deciso le sue ultime volontà

Cara Laura, è con il sorriso (pur doloroso) che ci congediamo oggi, ma quando la tua essenza si espanderà leggera nell’universo, lassù, sulle mete delle mie scarpinate alpine tra i fiori rivivrò il tuo sorriso.

Grazie Laura, grazie di averti conosciuta, un bacio, ciao.

Giacomo Pandini



Caro Giovanni ti ringrazio .. Ma che dolore! Mi dispiace. sai del funerale ? Se posso .. Farò di tutto per non mancare. Un abbraccio                                                              Patrizia (Friggeri)

Che tristezza 



Ciao, Laura.
Non so se puoi leggere la posta, ma i pensieri sicuramente si.
Non ci vediamo da tanto tempo, ma in questo caso non è un male perché il ricordo del passato è più dolce della durezza del presente. 
Un bacio e a presto.
Maurizio (Oglio)


Di solito ho poche parole, in questo caso non ne ho del tutto.

Ciao Laura.

Sandro (Roda)



Dispiacere immenso per una ragazza che ho sempre ammirato per la sua intelligenza e bellezza.

Un abbraccio

Laura A(rcangeli)



Questo è un giorno molto triste
ciao Laura
(Gabriella Olgiati) 

Avevo saputo

Io sono in Roma per motivi di lavoro improrogabili e non posso muovermi fino a venerdì 

anche per me un giorno infelice e triste 

vi prego di considerarmi presente con tutti voi al funerale, religioso o laico che sia

un abbraccio a tutti

Carlo (Bonizzi)



Tristissimo ! Mi associo al cordoglio di tutti.

volevo particolarmente bene a Laura  che ho sempre stimato molto!

Un abbraccio caloroso.

ciao Laura!

Valter  e Maria (Provenzani e Campanile)



Caro Giovanni ,
ti ringrazio tanto per avermi informato.
Vorrei aggiungere qualche parola, ma ogni frase mi suona inadeguata.
Ti chiedo una cortesia: hai un recapito della sorella Luisa?
Un abbraccio
Maria (Aita)



Ricordo un solo momento di confidenza con lei, poco dopo la sua separazione da Marco. Mi era sembrata smarrita, in difficoltà anche nel compiere le azioni più comuni e, soprattutto, l'esatto contrario di come me la immaginavo: forte, determinata e certa del suo futuro.

Ora che non c'è più, provo un profondo rimorso per aver rinunciato a qualche momento con lei, nonostante continuassi a ripromettermi che sarei andato a trovarla. Forse per egoismo, certamente per superficialità.

Ci ha lasciato una parte di noi che non saremo più gli stessi ma che andremo avanti con la nostra storia comune e i nostri sogni ai quali non abbiamo mai rinunciato.

Saluto Laura con un ricordo che avevo gelosamente conservato per me, o forse per il nostro spazio virtuale creato da Giovanni o forse ancora per la copertina del prossimo libro di Bobo. Adesso è di tutti e lo trovate in allegato. Rappresenta quello che eravamo, siamo e saremo anche domani.

Domani purtroppo non sarò con voi perché da tempo avevo programmato una sortita in Abruzzo per salutare mio padre che riposa nella cappella di famiglia. 

Per favore, deponete un fiore anche per me.

Abbraccio tutti.

(Mauro Del Corpo)




Non ho potuto per qualche giorno vedere la mail e la riapro con questa notizia.

Lo so, erano decenni che non ci si vedeva, nella realtà, perché nei ricordi era sempre la biondina, carina e impenetrabile, sempre con uno sguardo dolce, come quello nella foto; grazie Mauro.

Lo so, non servirà a Laura ora, ma chissà, magari, la corrispondenza d’amorosi sensi funziona : “ Finché rimarrai nei nostri cuori, nella nostra mente, giovane e carina, non solo avrai sconfitto l’oblio eterno, ma anche il tempo e le sue cattiverie.” “Ciao Lauretta, raccogli questa lacrima di dolore e fanne un sorriso, il tuo.”

Ciao Luisa, non sei sola.

Augusto Pipitone



Apprendo solo ora e con infinita tristezza la notizia.
Ho un caro ricordo affettuoso, ciao Laura.
Patrizia Beretta




Grazie Giovanni,

la ricordo con affetto...

Nicoletta (Meroni)




Caro Giovanni


Ti ringrazio di avermi informato! è una triste notizia inaspettata che mi colpisce particolarmente.

ho sempre stimato moltissimo Laura e gli volevo bene.

vorrei sapere di più se possibile  e se hai occasione  portare le  mie doglianze …  alla sorella ….  e … a Marco? (non so in che rapporti siano rimasti?)

il mio pensiero di affetto a tutta  la V°F.


ti ringrazio! ho letto Marco!  non sapevo nulla (non mi sono mai interessato!), ma questo fatto mi continua a frullare nel cervello, non so, ma Laura davvero mi è sempre stata   … nel pensiero …   e poi queste sono cose che succedono  …. ad altri. come dire: estranei!  evidentemente Laura non mi è mai stata estranea!

 ti ringrazio ancora anche per tenere insieme questi rapporti.

 ciao Valter  



Ciao Gio,                                                                                                                       
 Mi dispiace tantissimo anche se ormai da anni non la vedevo. Però da Klaus e da te mi sono arrivate notizie della sua malattia e della sua triste condizione.                                                                                                                               Ti abbraccio perché so che le sei stato vicino e non deve essere stato facile né vederla lentamente peggiorare né accettare comunque che se ne andasse                                                                                                                               
Un bacio                                                                                                                                    Laura (Tortosa)


Gio, mi spiace tanto. Sai quando fanno. Funerali?

Dori (Doretta Cecchi)



Ciao Giovanni, ho letto solo ora la tua email di ieri. Questa notizia mi rattrista molto, se c’è un momento di ricordo di Laura avvisami per favore, sempre che sia ancora in tempo.

Un abbraccio.

Carla (Resta)



Giovanni, grazie d’avermi avvisato, leggo solo adesso perché d’estate mi “disconnetto”.

Il caso ha voluto che incontrassi Laura per strada a Giugno, dandomi l’opportunità di salutarla e darle un bacio.  Ti abbraccio forte

Franca (Cristofaro)

Con le rilassatezze estive, ti leggo adesso. Grazie del messaggio, Giovanni.                        Laura appartiene soprattutto a quattro mie vite fa, quando si andava con Pia nella casa di Marco in Liguria, e Marco guidava tenendo il volante con le ginocchia. Laura era quasi antipatica da tanto era intelligente, ma di fatto ci si fermava molto prima del quasi. A memoria direi che era il 1972.

Poi Gina mi ha detto che Laura aveva avviato la sua formazione Feldenkrais, e  giustamente me lo aveva detto con ammirazione                                                
Ti rispondo oggi ringraziandoti perché a mia volta ho molto ammirato Laura e perché ti incontro spesso di vista ma non ci si racconta quasi mai nulla. Soprattutto, tengo in copia Pia e Gina perché da qualche giorno avevo ricominciato a pensarle più spesso del solito, e adesso so perché.                                                                                                       
Roberto (Peretta)

1 commento:

  1. Non conoscevo Laura e non ne conosco nemmeno il cognome. Tuttavia sento/leggo le onde che ne accarezzano il ricordo. Mi basta per volerla salutare insieme a tutt* voi. Un abbraccio a questa fanciulla migrante verso terre lontane e imperscrutabili!

    RispondiElimina