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giovanni buona sera
spero ogni bene per te
ti allego
puoi inviare a tutti per piacere, direi al solito pur se non frequente ?
ringrazio in anticipo
ti saluto affettuosamente
ti saluto affettuosamente
provvederò... il posto del concerto S6 era Chiaromonte
e l''inghiletrra l'anno successivo
comunque non sapevo nulla del concerto di Del, evidentemente si vergogna di fare le cose a Eataly
Milano 29 marzo 2015
Fotografie dell’estate 1972 e di quella del 1973
Klaus, a margine del concerto che ‘Del’ ha tenuto con il suo
gruppo ad Eataly giovedì scorso,
concerto peraltro sontuoso con basso, batteria, due testiere, tre fiati – clarino, sax e tromba – due
coriste, un cantante e chitarra dello stesso, mi passa un CD, oppure un DVD –
non capisco bene la differenza e
forse mai la capirò – con foto.
Mi aveva preannunciato: ‘ … se vieni ho una sorpresa per te
… certo che ci vengo avevo già detto a Del di sì. Arrivo con il treno delle 20
da Roma e
subito mi fiondo da Eataly, peraltro non lontano dalla
Centrale …’.
Il CD contiene foto, tante, della vacanza breve ad Arma di
Taggia, dove i miei avevano casa di vacanze estive, 1972, ed in Sardegna l’anno
successivo, 1973, campeggio libero a Budoni.
Ben più lunghe queste, con successivo trasferimento in
continente fino in Basilicata a sentire un concerto degli Stormy Six tenuto ad
una Festa della Unità in un paese che mi pare fosse Lagoscuro ( PZ )
Poi diaspora.
Io con Michele Ruvolo, compagno di università ad Agraria,
fino in Sicilia, Catania, dove erano suoi famigliari, per ritornare poi a
Milano ( tutto in 500, quella di una volta però … ).
Gli altri non so, ciascuno per proprio conto. In quella occasione, dico del ritorno, mi
addormentai guidando in autostrada dopo Tropea, sbattendo sul guard rail del
sorpasso
( fiancata che mi costò allora 40.000 lire per sistemazione ! ) ed un
terrore che ancora mi assale. Veramente in quella occasione il buon Dio mi mise
la mano sulla testa. Non successe nulla
se non uno spavento senza limiti e la 500 non andava
certo veloce.
Quella della Sardegna fu l’ultima vacanza collettiva.
Non ricordo per esempio le vacanze dell’anno successivo,
proprio non ricordo. Nella vacanza della Sardegna, che invece ben ricordo,
fummo i soliti ( ogliuto, klaus e
graziano ) più una lunga serie di altri del M.S., fra cui appunto quelli che formavano gli Stormy Six.
L’importante era che si erano insediati anche Giovanni,
inteso come Bai ed ormai a pieno titolo, con cui avevamo condiviso anche la
vacanza della Inghilterra.
Ciacco, inteso come Franco Suardi ( curioso ! nelle foto
porta sempre jeans, maglietta blu e scarpe come da città, nere, lucide, anche
sulla spiaggia, con le stringhe, come se volesse protestare una condizione … ),
ed un po’ di fidanzate.
Sono state vacanze molto belle quelle della Sardegna, da
molti punti di vista, ma anche difficili, conclusive di una stagione.
Almeno per me.
Già le precedenti in Inghilterra avevano sconnesso le
relazioni interne, ma la politica aveva coperto molto ed offerto un ‘terreno di
gioco’ che non propendeva alla analisi del personale, che era ancora pubblico.
Poi le cose andarono avanti in modi, forme, dinamiche e
relazioni che progressivamente stavo abbandonando e che ho poco conosciuto.
Ma fin lì c’eravamo.
Voglio aggiungere, prima di arrivare al dunque, che nelle
foto di Arma di Taggia ce n’è una che mi riprende con mia madre, in cucina con
pentola in mano io e con bottiglia di vino mia madre.
La foto ci riprende ridendo di non so cosa, ma sinceri e
divertiti. E’ certamente in corso una conversazione collettiva e si ride, fra
chi è ripreso e chi riprende, o almeno fra chi gli sta attorno.
La foto un po’ sfuocata e vecchia ( fuoco perfetto sulla
sedia appena davanti ) è bellissima.
Sono grato e commosso di quella foto che Klaus ha anche
ritoccato per me.
Non sarà mai ringraziato abbastanza per averla scattata.
Provvederò a stamparla e riportarla a quadro, dove altre
sono installate da tempo, ovviamente non
solo di mia madre, piuttosto dei miei figli e, per ora, di una sola bellissima
nipote.
Peraltro nelle foto di Klaus, in entrambe le occasioni
estive, si vede già allora la maestria del fotografo, la capacità di cogliere
aspetti ignoti, il senso della forma e della proporzione, il colore, l’attimo
fuggente che non è riuscito a fuggire.
Ci sono poi molte cose che si possono dire di quelle foto,
ma obiettivamente non riguardano la V F in senso stretto, quindi forse non sono
interessanti per tutti.
Su questo Klaus, sollecitato ad un invio collettivo, ha
ragione. Comunque provvederà lui a farne l’uso che vorrà essendone il
proprietario autore.
Nelle foto di Arma e della Sardegna sono con fidanzate. Mie
fidanzate. Lo dico perché ritrovo nelle foto un passo in avanti del mio
rapporto con il mondo femminile.
E dico anche perché nel commento sulle foto del giro del
Rosa della IV liceo, avevo fatto una
dichiarazione ben poco lusinghiera nei miei confronti.
Ora posso dire invece che queste vacanze universitarie
erano, a pieno titolo, governate adeguatamente.
Non ci sto per niente male e posso competere ad armi pari,
anche con qualche successo.
Ad Arma non mi ero spinto come avrei dovuto con una delle
Olandesi che mi piaceva – rivista oggi non mi piace più molto –, dopo che la
mia fidanzata volante di allora, Daniela, se ne andò.
Le fanciulle furono rimorchiate in campeggio da Graziano e
rivedendo, trovo conferma dell’antico adagio che ‘… ogni lasciata è persa …’,
mannaggia ! Ma ora si vede che avevo superato l’esame. Inoltre avevo anche
fatto la mia battaglia culturale interna.
Avevo preteso che Laura, presente in Sardegna, venisse, unica
donna !, in Inghilterra, dove peraltro andammo a trovare le sorelle Tabacco,
accasate con Graziano e Klaus.
Ricordo di una discussione impegnativa al riguardo. Ed anche
di una discussione molto dura in Inghilterra, sul ciglio di una strada di
campagna, in cui accusavo di socialdemocrazia alla Saragat, neppure alla
Nenni, gli altri per un comportamento che non mi pareva
rispettoso della citata.
Ed in Inghilterra non c’era Ogliuto che si accompagnava con
Carla, che poi sposò.
Io non mi sposai con Laura che mi lasciò, stronza !, per un
farmacista ben più grande di noi, fascinoso (forse), danaroso ( certo ). Ero troppo piccolo, giovane ed inesperto, non
ci fu gara.
Ma ricordo di un dolore infinito e senza speranza.
Poi ci fu altra vita ovviamente … Ma da quelle foto viene un
senso di vitalità che si avvia ad una più matura
consapevolezza, non più di smarrimento e di incertezza.
Ve lo volevo dire perché completa la analisi.
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