mercoledì 7 novembre 2012

IL PRESENTE DELLA MEMORIA...



Cari amici,
ho anch'io un ricordo molto nitido per quanto riguarda l'episodio, ma incerto sul nome del protagonista, forse Giovanni:
era uno di quei terribili turni di scuola al pomeriggio e l'ultima ora, dopo due di ginnastica, era riservata alla "Divina Commedia".
Noi eravamo cotti e, col senno di poi, doveva esserlo anche il Tissoni, perché ricorse al trucchetto di far leggere il testo ad alta voce(così risparmiava sulla spiegazione).
Si trattava di un canto in cui si dice a Dante che un'opinione gli rimarrà impressa nella memoria, come inchiodata.
Il testo dice "codesta cortese opinione ti sia chiavata(=inchiodata)nel mezzo de la testa".Purg.7°
Il malcapitato lettore, credendo di aver letto  andando dietro al suo pensiero piuttosto che al testo, si scusò più volte per la parola pronunciata, peggiorando il tutto con la scusante di  aver letto meccanicamente, perchè assorto nei suoi pensieri.
Il Tissoni fece finta di non aver sentito, ma io ancora rido quando leggo quel canto ai miei studenti!
Mi spiace chiudere con una nota triste, una precisazione alla frase di Bonizzi a proposito del trattamento riservato a Giovanni sulla camionetta della polizia: dice che fu strattonato e deriso e fa un'analogia col G8 e la Diaz. Secondo me non ci sono paragoni.
Anch'io ero in Statale quel giorno, ma avevo con me il libretto e il poliziotto pensò che fossi lì per un esame e mi lasciò andare.
A Genova nel 2001 ci sono stata tutta la settimana e  nulla mi è stato risparmiato e vi assicuro che quella è stata una violenza gravissima con sospensione di ogni diritto, con la gestione delle piazze affidata a corpi speciali  e ad infiltrati con licenza di uccidere. Del resto ancora oggi si nega l'istituzione di una commissione d'inchiesta su quei fatti.
Il terribile episodio che riguarda il primo anno di università per me, e credo per tutti noi , fu l'assassinio di Franceschi. Ogni volta che leggo di iniziative della Fondazione Franceschi (voluta dalla sua mamma)mi si stringe il cuore.
Un abbraccio
Maria

Cari tutti, dopo essermi impegnata a leggere il racconto di bonizzi, il resto lo faro' stasera, mi e' venuto il dubbio che oltre alle innominabili malattie che mi sono venute Mi stia arrivando anche lo zio tedesco (alzheimer)... Ma comunque spremerò La memoria ...il ricordo e' soggettivo ..potremmo fare delle risate .. Baci a tutti
La vostra peppa 

A proposito di preparazione alla maturità che minimamente mi preoccupo' tanto che la sera prima del tema ero seduta fuori dal Vigorelli per ascoltare di straforo un complesso ..eravamo in quattro seduti su un marciapiede, quando da una camionetta della polizia arrivata a tutta velocità ,sono scesi dei poliziotti e ci hanno randellati senza alcun motivo...una violenza gratuita e immotivata...purtroppo non isolata... cerco di non ricordare episodi tristi, cerco di alleggerire i ricordi.. I sensi di colpa...
Se no mi metto a piangere! un grande abbraccio ma guardiamoci con ironia adesso e prima..
Peppa 

Ragazzi, che bella vita avete vissuto al liceo !!! Vengo a scoprire solo in questi anni episodi goliardici e anche non, momenti di vera amicizia, che mi fanno solo invidia--- 
e io che, con i miei calzettoni lunghi di cotone fin ai sedici anni, dovevo correre a prendere il metro' per poi correre sul treno e arrivare a casa dalla mamma che altrimenti si sarebbe preoccupata !!! (eh non c'erano mica i cellulari!)
io che non ho mai potuto partecipare a nessuna occupazione perché così non si fa... però ho anche io un ricordo : ero in banco col Maurizio Calì perchè la Bontempi diceva a mia madre preoccupata che così avrei potuto avere una influenza moderatrice e calmante su di lui... beh, è stato lui che  mi ha insegnato ad aprire gli occhi sul mondo !!! eh eh
e così quando a 18 anni ho cominciato a lavorare passavo per una di estrema sinistra !!!
ciao

cara laura, quanti pomeriggi passati a "studiare" con te in quel di bollate..
ma tutti voi, come accidenti fate a ricordarvi tutte queste cose, i nomi, i fatti, i luoghi..   certo, molte cose cambiano versione a seconda di chi le ha vissute, vedi ad esempio la mitica notte dei berretti verdi, ma perbacco.. io a malapena ricordo come mi chiamo, il resto è avvolto nelle nebbie del tempo..
quindi non posso che ringraziarvi per questo ripasso vagamente nostalgico.. di sicuro ci siamo divertiti come pochi altri vivendo e convivendo in un periodo unico e irripetibile e la riprova è che, a distanza di ormai quasi mezzo secolo, siamo ancora quasi tutti qui a rimembrare insieme le nostre malefatte..:-)
un grazie particolare a giovannino che con il blog ha scatenato le nostre memorie.. viva la F, viva il VV, viva il pensiero di mau calì !!! !!!

Ciao a tutti
Dicono che invecchiando si tende a ricordare le cose lontane nel tempo e meno quelle vicine. Se è vero e penso che sia vero....io sto proprio invecchiando...mi sembra di ricordare tutto!!!
Forse perché riprendendo le parole di Maurizio "di sicuro ci siamo divertiti come pochi altri vivendo e convivendo in un periodo unico e irripetibile".
Con lui ho sempre avuto un rapporto speciale anche se lui era politicamente Più impegnato di me. Dopo il liceo anch'io mi sono impegnato di più andando sempre più a sinistra.
Il massimo del nostro sodalizio l'abbiamo raggiunto con l'organizzazione congiunta della gita a Firenze che penso rimanga il fiore all'occhiello di quello che ho dedicato ai miei carissimi compagni. Ovviamente era la terza "anno irripetibile per intensità e coinvolgimento. Non c'era Paolo Favre ma in quella gita qualcuno in camera con me (eravamo io, Maurizio, Ciacco e penso Bobo Grassi)portò della polvere  pirica o qualcosa di simile e il lenzuolo prese fuoco.. spento immediatamente.
Ricordo anche che il famoso lenzuolo si sporcò anche di sangue ..era il sangue di Maurizio gli avevo rotto il naso con una gomitata.  Quei tre giorni furono indimenticabili...E anche la prima ora col Tisso il lunedi quando chiese cosa avevamo visto a Firenze del Pretarca . E la risposta fu "la pensione si chiamava così".
Voglio ringraziare Giovanni che mi ha sopportato della seconda alla quarta come compagno di banco ...penso sia stata un'impresa!  Ci trovavamo per studiare ma lui studiava quando riusciva e io battevo la fiacca. Ha ragione lui quando dice che alla fine della quarta me ne andai per evitare una sicura bocciatura Italiano Latino e Matematica a settembre non era cosa da poco. Ma furono i miei a decidere  non io, per quanto mi riguardava, allora, temevo solo di perdere i miei compagni, dell'anno mi interessava poco. Andai a fare gli esami a Macerata con un certificato medico falso  e fui promosso con due 7 e un 6....Incredibile. Grazie ancora Giovanni per la pazienza che mi hai dedicato. E che ancora mi dedichi con la tecnologia nella quale sono veramente Scarso.
Un saluto ancora a tutti Voi e un forte abbraccio
https://mail.google.com/mail/u/0/images/cleardot.gifRoberto

Complimenti per la memoria sia a Carlo che a Giovanni!
 La parte della palestra del primo giorno di liceo io l'ho completamente dimenticata. Ricordo invece che sono entrata in classe ed ho visto un posto libero al terzo banco della fila vicino alla porta: mi sono seduta e così ho conosciuto Maura che poi è stata la mia compagna di banco, di studi, di risate ecc. per tutte le cinque classi. Mi pare che nel banco davanti a noi ci fossero Gabriella Olgiati e Patrizia Beretta. Gli anni successivi, di comune accordo, abbiamo cambiato fila: in seconda eravamo al primo banco della fila vicino alla finestra con dietro Choerli e Ogliuto; e nelle altre tre classi ci siamo sedute sempre nella fila centrale al terzo banco con le solite Gabriella e Patrizia davanti a noi.
Carlo, il prof di francese degli esami si chiamava Marazzi e quello che seguì il Bonetti era il "mitico" Scirocco, mentre non ricordo assolutamente il nome della prof di matematica tra la Cecca e il prof Sanna.
Non ricordo la gita a Como (se c'ero), ma quella di tre giorni a Firenze in terza o in quarta con Maurizio che aveva un piede ingessato. Ho ancora un paio di fotografie con Choerli che suona la chitarra con in testa il cappello della Peppa. Ricordo le sere in albergo con don Bruno che sorvegliava e ricordo che quando siamo partiti qualcuno ha lasciato di proposito un rubinetto aperto da qualche parte.
Al di fuori dell'aula scolastica i miei ricordi riguardano soprattutto Maura e Gabriella, sia a Milano che a Macugnaga. A Macugnaga però, a parte il periodo pre-esami già ricordato da Choerli, abbiamo passato qualche giorno insieme in inverno: ma chi c'era? Ho un po' le idee confuse, mi vengono in mente Maurizio e Graziano, ma non sono sicura: sicuramente c'era anche qualcun altro. Ricordo benissimo invece la discesa in slitta di sera per la strada che portava a casa di Maura.
L'ultimo giorno di scuola non lo ricordo assolutamente.
Invece ricordo che, finito il liceo ci siamo trovati, mi pare a Sant'Ambrogio o giù di lì, da Choerli a Chiesa Valmalenco, non so se era il 1971 o il 1972. E mi ricordo la sbronza che abbiamo preso una sera con lo Stock 84. A parte il padrone di casa c'erano Ogliuto e Klaus, perfettamente sobri e poi la Lauretta Arcangeli, Maurizio, la sottoscritta e...non so se c'erano Maura e Gabriella, ma se c'erano, la sera della sbornia se n'erano già andate.
Per ora è tutto qui, se mi viene in mente qualcos'altro ve lo scrivo.
Un abbraccio a tutti.       
Silvana
https://mail.google.com/mail/u/0/images/cleardot.gif



Ricordo perfettamente quello che ho mangiato a pranzo, memoria breve, ma mi sfugge il primo giorno di liceo, memoria lunga. Quindi non ho l'alzheimer. Se voi funzionate diversamente ponetevi delle domande
Non avere l'alzheimer comporta dei vantaggi, ad esempio trovo spesso la via di casa. Tra gli svantaggi direi appunto la perdita di ricordi lontani, il primo ingresso in classe ma anche l'ultimo giorno della maturità. E buona parte di quello che ci sta in mezzo. Le pagine dei "compagni di banco" aiutano. Io però non so più chi era il mio compagno di banco. Datemi voi una mano a ritrovarlo. Per favore. 
Forte la storia della gita a Firenze, avevo rimosso. Ricordo bene un'altra gita, quella a Parigi i primi di maggio del 1971. La Comune compiva cento anni e noi eravamo andati a spegnere le candeline. Però stavo nell'altra classe, sezione D, quella che mi aveva ricoverato dopo essere stato espulso da tutte le scuole del regno. Ci avevo scritto qualcosa, che deve essere sepolta in un vecchio pc, se la ritrovo socializzo. E' una minaccia.
I fattacci della Statale avvennero il 16 giugno del 1972; stavo a vicino a Marco quando è scoppiato il casino. Ne ho prese un tot, ma niente di che. Sono state legnate istruttive, diciamo.
Oh Laura, tu con i tuoi calzettoni lunghi di cotone sei stata una icona sexi. Oh Laura. C'era però chi faceva di meglio, diciamocelo. Ancora oggi quando penso alle braghette di Ciclone, aderenti, lunghe poco sopra il ginocchio nudo, mmmmm, ancora oggi mi prende un non so che, una specie di languore. Avete presente?
Statevi allegri
Bob.



Mentre scrivo ascolto una compilation di Lou Reed  e amici ed improvvisamente attacca Some velvet morning dei  Vanilla Fudge…  1969!  Avevo il 45 giri…
Carlo mi cita come lettore del Corriere  della Sera.
In realtà leggevo Il Giorno:  scelto in opposizione al quotidiano ufficiale della borghesia, era in realtà un esperimento giornalistico di avanguardia. Questo lo scoprii molti anni dopo: allora non me ne rendevo del tutto conto, anche se mi piacevano molto le pagine della cultura. Credo che la mia carriera di intellettuale sia iniziata lì.
Un’altra notazione sulla supplente di francese che faceva proselitismo per GS, che peraltro frequentavo per tradizione familiare.  In quegli anni  ci fu una adesione di massa alle idee della sinistra, tanto è che nell’estate della seconda, quindi nel sessantotto, conobbi a Trento Rostagno.  Il maggio non lo avevo capito… nonostante mio fratello avesse partecipato alla Battaglia di Largo Gemelli.  Ma ora ero pronto per l’autunno.
G. 


Cari amici, da parecchio non leggevo la posta per nuove complicazioni familiari. Noto con piacere la fervida attività di molti e mi riprometto di leggere le pagine del blog con attenzione, cercando di scovare qualche ricordo nella memoria. Ho visto che nel blog è segnalata una pagina di lavoro sul sito della scuola; in realtà avevo costruito nel tempo un sito personale, ovviamente di matematica, per i miei studenti. Se a qualcuno può interessare per figli di amici ecc. segnalo il link
A risentirci, un bacione a tutti
vanda


pensavo che raffaella fosse arrivata in prima o seconda, se era in quarta avevo da tempo svoltato e non ne subii l’influenza come invece accadde altri
non ricordo molto dei prof di francese: in prima il salati che non c‘era mai e in quinta Camillo Marazzi, e in mezzo? Sempre supplenti?
per concludere la storia del pipto e del salati:
dopo la traduzione in francese di augusto il salati si spazientì  ulteriormente e cominciò a scorrere l’elenco… augusto, augusto augusto PIPITONE!
Ascea  non so come fosse circolata la informazione, ma forse non ne sapevo niente: ricordo che un giorno durante le vacanze vidi sulla prima pagina del “Giorno”  la foto della Maura archeologa…
G


quasi in tempo reale trasmetto ultimo atto della saga bonizzi
http://5fvv71.blogspot.it/2012/11/veffeultimi-racconti-e-la-matura.html
però italia germania è 4 a 3, non 4 a 2!
molti anni dopo andai a casa di klaus a vedere italia danimarca forse di un campionato europeo
di calcio non ha mai fregato nulla a nessuno dei due, forse per quello  guardammo la partita.
klaus abitava di fronte allo stadio di san siro. Non ci sono mai stato a vedere una partita: la prima volta che si sono entrato era il 1980: Concerto di Bob Marley. Chi c'era? Ma, come dice Carlo, questa è davvero un'altra storia...
g


PS: Scusate se a volte sconfino nel troppo personale, ma credo che il meccanismo che si è messo in moto vada oltre i semplici ricordi e sia - almeno nella relazione ritrovata con alcuni amici che sono stati fondamentali soprattutto nel periodo dell'università - una riflessione sull'oggi e addirittura sul domani.
GB


Ma che fine ha fatto Ciacco??????
Non posso pensare che non te ne frega più niente
Bob

Ops. Buon giorno a tutti. Mi sa che Ciacco non è che non ci risponda - come fa il sottoscritto. E' che non ci legge. Forse dovremmo provare con questo indirizzo (già aggiunto in CC):franco.suardi@gmail.com
Approposito: ciao a tutti dal triangolo Milano - Venezia - Gagliole (MC).

M

Sul fatto che Marco ci leggesse e non rispondesse non avevo dubbi... (a richiesta e a pagamento posso comunque fornire il suo cellulare... il numero di casa è sull'elenco).
Per quanto grazie a Monti non sia andato in pensione e sia costretto a insegnare Scienza della Comunicazione, sono certo che Marco ne sappia molto più di me: un indirizzo mail non più esistente rimbalza, soprattutto se di una multinazionale... ricordate come a un certo punto le mail inviata alla nota esodata della Exxon rimbalzassero. Quindi Ciacco è ancora alla Kraft: o non ci legge perché è talmente importante (cazzo, è pure possibile che sia davvero così) che non gli girano le nostre mail, o non ci legge perché è così stronzo che non ci legge... o ci legge ma è così stronzo che non ci risponde, eccetera... oppure il sistema di posta della Kraft fa schifo come i suoi prodotti...
Ho trovato un elenco telefonico un po' vecchiotto, cioè aggiornato al 1998..  però c'era ancora un Franco Suardi (cioè lui, garantisco, ci sono stato...) in via Pescatori a Lisanza di Sesto Calende... (ricordate quando il pirla in quinta si trasferì...?): Il suo telefono era xxx  Qualcuno vuole provare a fare questo numero? xxx è (o era, allo stesso indirizzo) quello di suo suocero o suo cognato...
PS quando ero il depositario del passepartout che apriva tutte le porte della Statale mi assoldarono (gratis) nei servizi segreti. Potrei essere al posto di Putin e invece sono ancora qui alla ricerca di Ciacco...
g

Posizione interessante, anche se di vaghe tonalità farisaiche, quella di quelli che non ti scrivono e si chiedono perché non rispondi. 
Alcune annotazioni:
- no, non lavoro più alla Kraft. E questo potrebbe essere un primo indizio sul perché note speditemi alla Kraft non avuto tutto il successo che pur meritavano. 
- anzi, non lavoro proprio più. Il che mi lascia il tempo per essere raramente a Milano, dove pur ufficialmente abito. Il mio numero fa +39 xxxx, diversamente da quelli della guida della Stipel, che ho letto da qualche parte qui sotto.
- è bello essere ricordato come biografo di Svampa e Patruno. E' la conferma che hai lasciato un segno nella storia.
- il che si collega alle riflessioni sull'oggi e sul domani degli amici fondamentali ... Bisognerà parlarne, o smetterla col Manduria.
- ho visto due volte Klaus, in via Torino e via Marghera, e una volta Maurizio (Oglio) alla Hoepli. Ci siamo detti: come abbiam fatto a star lontani tutto sto tempo, dobbiamo as-so-lu-ta-men-te vederci.
E con questo, I'm back in town (come avrebbe detto Gary Cooper, se non l'avessero doppiato).
Baci,
F
PS. Dylan è sempre stato lui
PS. Come si chiama il suocero di Roberto (Bottoni)? Mai saputo che stesse in via Sannio
bello il 'rientro' di ciacco !, direi anche di marco che benchè presente non si era sentito molto.
pare a me che effettivamente una occasione di incontro forse ci starebbe bene non a lungo termine, premettendo che per l'appunto ci siano tutti.
forse bisognorebbe dare un tema, così come pretesto ... del tipo: perchè c'è questo fermento comunicativo ? cosa hai fatto in questi quaranta anni e perchè, oltre a riordinare i ricordi ? la pace nel mondo ?  il governo monti e le prospettive del socialismo ? come si fanno le uova al tegamino ? ecc...
infine questa cosa di mazzarella mi stupisce.
io ho visto quasi tutti gli spettacoli di mazzarella al bellissimo, ricordo già citato, gerolamo di piazza beccaria con annesso panino con wurstel e crauti alla crota piemonteisaù, ma anche in altre sale ( il Nuovo per esempio in san babila in una pièce drammatica di cui non ricordo il tuitolo ) 
ma ho visto con la mia mamma anche i legnanesi della prima ora ( una volta sola però ... )
di mazzarella ho anche i dischi ( la class di' asen per esempio )
ma guarda un po' cosa si viene a scoprire !
un carissimo saluto a tutti.
( informo, ammesso che sia importante come notizia, che scrivo quasi sempre da roma dove sono tornato a lavorare. la tensione al ricordo è accentuata dalla lontananza oltre ad avere comprensibili costrizioni logistiche e di tempo, mah ! )
carlo

benvenuto nel club dei fannulloni . Nel nostro gruppo ne abbiamo diversi tra esodati , pensionati , in attesa di pensione , etc .
Temevo che la tua segretaria in Kraft avesse applicato una censura strettissima alle nostre mail e temevo ancora di piu' che glielo avessi richiesto tu .
Bene ora tutto torna .
Come saprai, abbiamo festeggiato i nostri 60 anni insieme a casa di Del . Ma se volete possiamo fare un'altra festa per i 61 o per i 60 di quelli che non li avevano ancora compiuti o per avere ritrovato Ciacco o per quello che volete .
 o sono disposta a organizzare anche un semplice aperitivo ma adesso sono in partenza per due settimane in India ( Tamil Nadu) e prima di Natale non ce la farei .  Se volete per Gennaio ......
Ciao
Marina

evviva.. marco e ciacco bentornati tra noi..
e brava la marina indiana.. nel senso della sacchi in partenza.. ovviamente:-)
mi associo alla proposta per gennaio..
ma essendo quasi sempre in casa non mi dispiacerebbe anche ricevervi in massa o singolarmente in qualunque momento di questo fine 2012..
se a qualcuno va l'idea batta un colpo !!
maurizio calì


visto, bastava insultarlo un po' e il ciacco è saltato fuori...
ora non resta che ritrovare scoppetta, per cui nutriamo identica nostagia!
 
Prova a mandargli una mail all'indirizzo giusto. Capace che risponde
 
Quanto a scrivere resto sempre una schiappa, ma a leggere tutto questo scambio di mail e ricordi mi fa' proprio piacere.
Anche perchè qualcosina l'ho vissuta con voi, come il concerto dei Canned Heat, il primo fra i pochi della mia vita, ma tante cose mi erano sfuggite.
Dicembre, gennaio o quando sia farò l'impossibile per esserci, anche se "out-of-office".
Abbracci.
Sandro
 
Che baraonda di comunicazioni!
Beh, non é malvagio; ha permesso di tirar fuori dal cappello i belli addormentati nel bosco, di condividere immagini.
ne ho un po’ per voi, ma non riesco a capire come introdurre immagini sul blog. Qualcuno me lo può spiegare, si potrà in seguito deliziare con la piptologia di ciaccosa memoria.
In quanto al Tisso che non da meno di 4, smentisco energicamente; ho preso un solo tre in vita mia: la prima verifica di latino, in seguito all’annullamento della stessa, perché avevo passato a Klauss, mio compagno di banco,  la prima frase del testo italiano che il povero non aveva potuto sentire perché arrivato in ritardo; al grido di “adesso ci può pure disegnare fiorellini” mi rigettò il foglio con sguardo schifato.
Non é molto cambiato in seguito: l’anno dopo in terza, rientrando dall’intervallo, forse con trenta secondi di ritardo, sono stato apostrofato con “Pipitone, lei ha sbagliato porta !” non poco il mio imbarazzo, quando, alla vista de Paola, in fondo alla classe, dietro Ciclone, compresi che non mi ero sbagliato.
“Scusi Prof – profferii – ma questa é  proprio la terza F ! “ “ Appunto Pipitone lei ha sbagliato porta”. Sarà anche morto, ma non lo rimpiango neppure un po’, di gente così il mondo ne può anche fare a meno.
Altri ricordi arriveranno, su Ascea, su Graziano, Bobo e compiacenti astuccci, su come fumano le marlboro gli americani by Paola (ti voglio bene Paoletta), sulla consecutio “temporis” di guelfiana memoria, insomma un bel po’ di pezzi per il puzzle.
Saluti
Augusto
 
 

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