domenica 18 novembre 2012

CONCERTI



Canned Heat
Devo riordinare la discoteca, assai casualmente disposta. E riascolto tutto: dal mucchio esce Tommy degli Who. Poco fa Blob di Rai Tre, dedicato a Renato Nicolini: anche lui – rockettaro prima che architetto  e assessore - è uno degli amici che se ne è andato da poco.
Questo pomeriggio sono stato alla inaugurazione della libreria Shake in vicolo Calusca. Certo nulla a che fare con la Calusca di Primo Moroni, però anche Gomma e Valvola sono già storia, per quanto più giovani.
C’è Tommy, collaboratore di Boeri: questa mattina non sono riuscito ad andare alla commemorazione di suo zio Gianpaolo al tempio buddista di Corsico. È il terzo amico in tre mesi – dopo Claudio e Valeria - che se vanno in un mese dopo la diagnosi. È una epidemia.
Con Riccardo (CAR a Como e poi a Verona - scioperi del rancio e serate alla Cadrega - poi inventore del fantacalcio  -mi confessò qualche anno dopo che all’epoca si vergognava molto della sua passione calcistica…- ) si sfoglia un libro sui mille concerti che hanno cambiato il mondo…  L’autore, Enzo Guaitamacchi, è nato nel 57, che cazzo ne sa di quello che ha davvero cambiato il mondo?  Infatti non c’è il concerto dei Who al Palalido del ’67, nota Riccardo, e nemmeno quello dei Canned Heat…  C’erano già stati i Beatles e i Rolling Stone (Klaus di sicuro li ha visti) e anche Jimi Hendrix al Piper.  Gli Yardbirds avevano suonato a Sanremo con Lucio Dalla, e Tarantolino  (poi katanga e poi bankario), li aveva recensiti sul famigerato V1&V2: Marina ce l’hai di sicuro!
Primavera del ‘70 verso la fine della quarta: a un certo punto Patrizia dice che  c’è un concerto gratis al Nazionale. Subito dopo la fine delle lezioni partiamo: non so di chi fosse la 500 e quindi chi la guidasse e chi fosse il quarto passeggero/a.   
È il mio primo concerto!  Memorabile.
(GB)
 http://www.youtube.com/watch?v=QexOuH8GS-Y

Bravo Giovanni: i concerti !
no conosco nessuno dei citati nel tuo ricordo, solo tarantolino, ma ai concerti, non molti purtroppo, ci sono stato.
intanto a quello deo rolling stones al palalido.
non ai beatles al vigorelli, facevamo la terza media !
c'era mick taylor alla chitarra oltre a kr.  mt era stato giovanissimo chitarrista con john mayall appeno dopo eric clapton che veniva dagli yardbirds e che appunto avevano suonato a sanremo paff bum in coppia con lucio dalla ( pazzesco ! )
mick taylor lasciò i rs di sua sponte dopo il famigerato conceto di atlanta.
i rollong al palalido mi scioccarono. 
la scaletta è quella del LP get ya ya's out. quella con l'asino e charly watts che salta fecero una carol straordinaria
non ho visto gli who al palalido, ci fu del, dove spaccarono al solito tutti gli strumenti.
pessima fine per pedofilia di pete towsend
fui al concerto dei jetro tull allo smeraldo come già detto.
fui a quello dei canned heat al nazionale: assolo di batteria con le mani e assolo di chitarre senza plettro.
stupendo
fui a quello di jack bruce appena sciolti i cream. suonava in ambienti ristretti perchè soffriva di agorafobia. riuscì per il concerto di riunificazione nel 2005 dei cream alla albert hall di londra.
bellissimo c'è il film.
super eccezioneale
non fui a i hendrix al piper. ma so che non fu grande cosa.
fui ai ten years after al palalido ma non fu certo entusiasmante.
il concerto che ricordo di più fu, ma anni dopo, quello bruce springsteen al papalido ( il primo ) iniziato alle 19 in punto e durato per 3 ore e mezza. ed anche quello di Dylan sempre al palalido, credo 85, se non sbaglio peraltro con il citato mick taylor alla chitarra.
però poi non ho visto molto
del so che non ne ha perso nessuno, ma lì è quasi per professione.
ed anche roberto bottoni è cultore della materia.
quello che mi dispiace avere perso veramente è stato il primo concerto in italia dei police. 
poi non ho perso i vari concerti di del !
leggere da giovanni ti dà il senso della vita culturale milanese di impegno
carlo

 i canned heat al nazionale fecero due concerti gratuiti.. io entrai alle 15 e uscì a notte fonda.. mitici  insuperati
dal 1979 al 1983 sono stato ufficio stampa di radio città.. organizzati da noi e indimenticabili:
bob marley a san siro.. per la prima volta mi trovai a giocare sul campo in una mitica partita tra gamaicani al seguito di bob e italiani del back stage.. non dimenticherò mai il camper di bob, il suo cuoco personale e l'opera di pulizia che dovemmo fare alla fine..
poi vennero i police, i talking heads, i telephone, gli U2.. una stagione unica vissuta praticamente senza mai uscire dal palalido..
ma il mio primo concerto, udite, udite fu quello dei New Dada a Cormano nel 1966.. avevo 14 anni anno e scappai di casa per andare a vederli.. fu la prima di tante fughe !!!
fine al 1984 ho vissuto lavorando nella musica.. poi ho smesso pieno di debiti… un mondo di squali.. mamone, zard, sanavio, leo wester, bibi ballandi, rovelli… che tempi !
di quel periodo mi rimangono oltre 3000 LP ancora nei cartoni dopo l'ultimo trasloco… un giorno dovrò decidermi a trasferirli su CD..
(maurizio calì)


Carlo ha ragione, di concerti ne ho persi veramente pochi in quegli anni.
Nel ’67, al concerto degli Who al Palalido c’ero anche io. In quegli anni, si cominciava alle due del pomeriggio e si finiva alla sera con il susseguirsi di una dozzina di gruppi. Pete Townshend aveva una chitarra verde da un lato e gialla d’altro (una gretsch, per la precisione): alla fine fecero piazza pulita di tutto quanto fosse sul palco per la gioia (?) degli presenti.
Era il mio terzo concerto, nel primo avevo potuto ammirare i miei idoli di allora: i Rokes di Shel Shapiro che si contendevano la palma di miglior gruppo italiano con l’Equipe 84 di Vandelli, ma era stato il secondo concerto ad allontanarmi dalla musica italiana: i Rolling Stones, con l’ancora vivo Brian Jones. Ricordo che Mick Jagger uscì sul palco con un mazzo di fiori che gettò tra il pubblico: subito tre fanciulle al pronto soccorso per tentativo di accaparramento di flora.
Ero presente anche allo spettacolo dei Canned Heat al Nazionale, l’unico concerto gratuito a cui ho assistito oltre al primo dei Police (Carlo, mi dispiace io c’ero) che ho visto senza pagare una lira perché gli organizzatori avevano venduto un tot di biglietti in più ed erano scappati con il bottino non appena aperti i cancelli per evitare le lamentele di un pubblico compresso fino all’inverosimile. Io mi ero presentato con la piccolissima speranza di trovare qualcosa di invenduto e ho trovato invece le porte spalancate: spettacolo fantastico. Il primo concerto con i lacrimogeni fu quello dei Chicago all’Arena. Per noi si trattò di un fatto imprevisto per una manifestazione musicale (per le altre manifestazioni c’era il callo), ma quello più pazzesco, dopo lo spettacolo di Santana al Palalido dove all’esterno avevano ribaltato auto e divelto cartelli, tipici segni di guerriglia urbana, era stato quello di Jack Bruce all’allora Teatro Massimo, quello che oggi ospita i concerti della Fondazione Verdi in corso San Gottardo. La polizia aveva sparato i candelotti all’interno del teatro creando una situazione veramente pericolosa. Avevo assistito al caos nato durante il concerto dei Led Zeppelin: l’unica occasione della mia vita in cui ho visto la morte da vicino ma, ripensandoci, lo spettacolo al Massimo poteva restare nella storia come quello più violento di sempre. Per un certo periodo concerti e lacrimogeni furono indissolubili. L’ultimo, che ricordi, fu quello dei Talking Heads a Redecesio di Segrate, negli anni ’80.
Continuo a seguire questa mia passione anche oggi, nonostante mi trovi, in alcuni casi, a essere forse la persona più vecchia tra il pubblico, ma poco mi importa.
m

Mauro
Non importa essere il più vecchio tra gli spettatori
Ho capito che la musica tiene tremendamente giovani…almeno nello spirito
Per il resto madre natura prosegue inesorabile il suo corso
Figurati io ai concerti “Prog”  pur essendo un pubblico abbastanza datato sono quasi sempre un dei più vecchi ma come dici tu non importa
Pensa quando vado ai concerti Metal Prog dove ovviamente ci sono dei giovani …mi sembra di essere il nonno dei fiori!!!!!
Un abbraccio
Roberto

Mai avuto una gran passione per la musica. Ai concerti ci andavo per socializzare, mi piaceva il casino. C'ero a quello dei Police, aggggratis. Sempre al Palalido ho ascoltato, si fa per dire, Venditti, De Gregori e altri canzonettisti. Ma anche una rappresentazione dell'Elfo, sulla rivoluzione francese se non ricordo male. E poi Carmelo Bene che dice Majakovskj, la voce fusa con le vibrazioni di lastre metalliche, impressionante.
Il tutto, come detto, succedeva al Palalido luogo (quasi) obbligato di tutti gli eventi culturali di massa. Ora non c'è più, lo hanno spianato. Prima gli hanno strappato via il tetto, poi le pareti laterali. Quando è rimasta solo l'anima di calcestruzzo, piloni e travi e archi, pareva una scultura. Pensavo a una ristrutturazione, pensavo che asportassero componenti d'amianto cose del genere. Invece lo hanno proprio atterrato. Mi spiace. Dice che è stato Armani, dio stramaledica i modaioli.
Al liceo ci passavo davanti tutti i santi giorni, la fermata del mio autobus era proprio lì di fronte. Sto andando fuori tema, vabbè la pianto qui.
bob


Shell Shapiro ha suonato un paio d’anni fa in Statale, c’erano anche Liguori, Capanna e Leghissa, che dopo una canzone ha interrotto il grande Pino Masi…
 Per tornare agli anni settanta, c’era anche la canzone milanese, di cui Ciacco era grande cultore. Vedemmo Svampa e Patruno, Valter Valdi in quel meraviglioso teatro lasciato in rovina che è il Gerolamo di piazza Beccaria. So che è off topic ma nel 70 aprì il Circolo La Comune, e non ci siamo persi nessuno spettacolo di Dario Fo e tutto quanto accadeva nel capannone di via Colletta. (Poi ci furono la Palazzina Liberty, il Leoncavallo e l’Obraz…)
 Alla fine degli anni 70 il Palalido divenne il centro del mondo, 79 Iggy Pop, 80 Wether Report.  Lou Reed nell’80 all’Arena. Frank Zappa con molotov a Redecesio credo nell’82. I Clash al Palasport che poi crollò sotto la neve.  Il primo concerto di Springsteen a san Siro, ma mi persi la prima parte perché facevamo il blocco degli scrutini…
 Nel 77 c’era stato il concerto di John Cage al Lirico, che fu distrutto per l’occasione. Fui con lui sul palco e le foto sono nella storia… Gli Area al Teatro Uomo, quello che una volta era il cinema Adriano di via Gulli dove andavamo a vedere i film di Godzilla, e poi il concerto per Demetrio Stratos all’Arena: ero nel servizio d’ordine e lo sentii quasi tutto da fuori…
Dopo Marley a San Siro ci fui Stephen Still  preceduto da Branduardi, come  abbiamo potuto?  Dylan a San Siro fu un brutto concerto: era estate ma venne un freddo cane, ma forse non era già più lui.  Al Vigorelli i Ramones quando crollò l’impianto luci: nessun ferito.  Sempre al Vigorelli non ricordo se Jimmy Cliff o Peter Tosh? boh?
Più tardi mi dedicai a cose più raffinate, come Nyman, Wim Mertens, Diamanda Galas, Bill Laswell, John Zorn, Nusrat Fateh Alì Khan…
Il concerto di Goran Bregovich al Conservatorio, con i commessi disperati che non riuscivano a fermare la gente cha ballava dappertutto. Il gruppo di Kusturiza, che suonava la chitarra, completamente fatto, alla Besana,  memorabile  il concerto di Sainko Namchilak a Cernusco sul Naviglio: trenta persone al massimo,  con Ted Rothmberg che suonava il sassofono come Jimi Endrix la chitarra… Pochi giorni fa David Thomas dei Pere Ubu.
Qualche anno fa cercai quasi senza speranza di vedere il concerto di Hassel e Fresu al Dal Verme. Presi l’ultimo biglietto disponibile: ma era in prima fila! Anche l’anno scorso per Laswell  al Manzoni era l’ultimo posto: ma la fila era proprio l’ultima…
Durante il viaggio in Scozia del 74 ci imbattemmo in un festival pop: le star erano Arlo Guthrie e Loudon Wainwright III.  Pioveva e da morire, ma non ricordo se il motivo per cui non ci fermammo fosse il fango  o il prezzo o…  di sicuro fu decisione non all’unanimità. Viaggiammo poi tutta la notte…
L’esperienza estrema è stata una festa di strada in un villaggio della Gwadalupa, tutti ammassati dietro a un camion con mega amplificatori, ballando cose estremamente esplicitamente sessuali. Il giorno dopo al municipio era tutto molto più sobrio, anche se le danzatrici indossavano un cuscino legato al culo per amplificarlo ancora di più. Ogni notte il canto degli uccelli era una cosa impressionante. Ma ancora di più lo erano due giganteschi iguana che pascolavano sull’albero a pochi centimetri dal nostro balcone.
GB

Per quanto riguarda il teatro milanese io e Ciacco  siamo andati spesse volte sia per la musica di Svampa e Patruno ma anche per il teatro di Mazzarella
Curiosità   Mio suocero il padre di Ciacco sono cresciuti  in una casa di Via Sannio  la stessa  dove è cresciuto Piero Mazzzarella


6 commenti:

  1. ieri ho comprato il CD Living in the Past dei Jethro Tull a 4.99 (Fnac)

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  2. Hai delle immagini di Fo al teatro uomo in via gulli?
    O info e immagini del concerto di Battiato del '75?
    Sto facendo una ricerca storica dell'attivitá del teatro.

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  4. Hi, I'm so sorry I don't speak Italian, Non parlo italiano. I need help fans from Italy to find a video clip Canned Heat from 1970. it was edited on RAI TRE. Check this http://70scannedheatonfilm.blogspot.com/2016/02/1970-xx-xx-film-on-italian-tv-rai-lets.html
    saluti
    Maciej

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  5. Hi, I'm so sorry I don't speak Italian, Non parlo italiano. I need help fans from Italy to find a video clip Canned Heat from 1970. it was edited on RAI TRE. Check this http://70scannedheatonfilm.blogspot.com/2016/02/1970-xx-xx-film-on-italian-tv-rai-lets.html
    saluti
    Maciej

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